Economia

Brexit: accordo su transizione, irrisolta questione Irlanda

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Dopo un weekend di trattative serrate, i negoziatori di Regno Unito e Commissione europea hanno raggiunto l’accordo su una prima bozza da 129 pagine di divorzio, che comprende una fase di transizione di 21 mesi. L’intesa è stata resa possibile dalla scelta britannica di ammorbidire le condizioni che Londra aveva posto all’inizio delle trattative. Resta tuttavia ancora aperta la questione irlandese.

Michel Barnier, negoziatore capo per la Ue, ha spiegato che l’opzione ‘backstop’, che prevede il mantenimento dell’Irlanda del Nord nello spazio economico europeo con una deroga speciale rispetto al resto del Regno Unito, verrebbe applicata soltanto se non si trovasse una soluzione migliore.

Barnier ha detto durante una conferenza stampa con il segretario per la Brexit David Davis che niente è legalmente vincolante finché non sarà ratificato l’intero trattato prima dell’entrata in vigore della Brexit, tra un anno. Tuttavia, Barnier ha descritto l’accordo come un momento “decisivo” per gli sforzi volti a evitare che la Gran Bretagna sia costretta a uscire dalla Ue senza un’intesa.

“Un passo decisivo resta un passo; non siamo alla fine della strada e rimane ancora molto lavoro da fare, compreso quello che riguarda l’Irlanda e l’Irlanda del Nord”, ha messo in guardia.

Ma entriamo nel dettaglio della bozza. Riguardo i diritti dei cittadini europei che vivono nel territorio britannico e dei cittadini britannici che vivono all’interno dell’Unione, la bozza prevede che entrambe le categorie di cittadini manterranno il diritto di restare nel territorio “ospite” se ci abitano da più di cinque anni, e che durante il periodo di transizione, i cittadini dell’Unione Europea che si trasferiranno nel Regno Unito avranno gli stessi diritti di quelli arrivati prima.

L’accordo sul periodo di transizione prevede inoltre he il Regno Unito continui a far parte del mercato unico anche se perderà il suo posto in tutte le istituzioni governative europee.

Il problema del confine fra Irlanda del Nord e Irlanda è stato invece rimandato a negoziati successivi. Nella bozza di accordo si dice tuttavia che  che se non sarà trovato un accordo per evitare che si ritorni a un confine chiuso tra i due paesi, la situazione resterà invariata rispetto ad oggi. Ovvero, l’Irlanda del Nord resterà nel mercato unico europeo a differenza del resto del Regno Unito, e che quindi ci sarà un “confine” tra l’Irlanda del Nord e il Regno Unito.

A questo punto, i negoziatori sperano che la bozza di accordo possa essere firmata dal primo ministro britannico Theresa May e dai capi di stato europei nei Consiglio Europeo che si terrà fra il 22 e il 23 marzo.