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Borse, volatilità collassa di nuovo. Nomura: “sembra il 2017”

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La volatilità lato asset rischiosi è collassata di nuovo e Charlie McElligott, Managing Director cross-asset strategy di Nomura, avverte che sembra “la replica di quanto avvenuto nel 2017”. Non siamo più nel contesto di ‘Gridlock economy’, una crescita coordinata dell’economia nel mondo con un’inflazione sotto controllo, ma le paure di un ritorno dell’inflazione con forza sono passate. Gli ultimi dati sull’inflazione Usa hanno mostrato un trend robusto lato PPI e CPI  (sopra il 2%), ma non hanno lanciato allarmi su un surriscaldamento eccessivo dei prezzi. Intanto le vendite al dettaglio in America e in Cina positive (unite ai numeri sul PIL cinese del primo trimestre), hanno alleviato i timori di un rallentamento della crescita.

L’appiattimento della curva dei rendimenti visto nelle ultime due settimane continua con prepotenza sul fronte obbligazionario americano. Con l’avvio della stagione delle trimestrali, nel frattempo, si vedono i gruppi associabili alla “crescita secolare” come i tecnologici fare molto meglio dei ciclici e dei difensivi. Un’eccezione è rappresentata dai cali di ieri di IBM, dovuti a un risultato fiscale deludente. L’azionario vuole una normalizzazione delle politiche della Fed progressiva per avere un segnale del fatto che la crescita dell’economia sarà robusta, in modo che i tassi di interesse più alti siano gestibili e sopportabili dall’azionario.

C’è fiducia nell’inflazione Usa, ma è tornata anche quella nell’economia, e così gli indici della volatilità sono in calo da aprile, su livelli tecnici chiave al ribasso già testati a gennaio e negli anni scorsi.