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Borse Ue miste, segno più per i futures Usa

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Milano – Dopo un avvio negativo le borse europee tentano il recupero, per poi ridurre i guadagni e rivelare un andamento piuttosto contrastato. Pesa anche la pubblicazione dell’indice Zew tedesco relativo alle aspettative di maggio, che si è attestato a +3,1 rispetto al valore di +7,6 del mese scorso, deludendo anche le stime degli analisti. Di fatto, il dato è sceso ai minimi dal novembre 2010.

Colpita dunque soprattutto la borsa di Francoforte, che cede lo 0,90%. Parigi è piatta con un +0,02%, mentre Madrid cresce dello 0,19%. Praticamente invariata Londra, mentre Piazza Affari vede ora l’indice salire dello 0,15%. Nel frattempo, dall’altra parte dell’oceano, sono positivi i futures Usa. (vedi quotazioni a fondo pagina)

A questo punto si attendono nuove indicazioni macroeconomiche in arrivo dagli Stati Uniti, che riguardano in particolar modo il mercato edilizio.

A Piazza Affari intanto – il listino dopo diverse fluttuazioni ritrova il segno positivo – rimbalzano i bancari, che ieri avevano messo sotto pressione il l’indice: bene Banco Popolare (+2,73%), Unicredit (+1,28%), Mediobanca (+0,71%). Acquisti anche su Pirelli (+0,78%), Enel Green Power (+0,74%) e Fondiaria-Sai (+0,51%). Occhio a BPM (che sta comunque recuperando) dopo il giudizio negativo di Citigroup, che ha emesso un rating sell abbassando il target sul titolo da 2,10 a 2 euro. Ma il titolo si allinea alla performance del comparto e guadagna lo 0,55%.

Venduti invece i titoli industriali e in particolare Fiat, dopo i risultati relativi alle immatricolazioni in Europa, che hanno confermato la debolezza della casa automobilistica nel Vecchio Continente.

Fiat perde l’1,06% e oscilla attorno a quota 7 euro. Male tra gli altri titoli Tenaris (-1,63%), maglia nera del listino; vendite anche su Finmeccanica (-1%), Stm (-1,15%) e Campari (-1,50%). Da segnalare anche altre storie societarie di rilievo e il commento di Moody’s su Telecom. Il titolo fa -0,46%.

In generale nel Vecchio Continente perdono oggi, a livello settoriale, le costruzioni, le auto, i chimici e i titoli hi-tech.

Lo shock Strauss-Kahn continua poi a pesare sul sentiment, in quanto viene a mancare un fattore di stabilità per i mercati. Oggi in calendario la riunione dell’Ecofin, in cui si continuerà a parlare della situazione dei conti pubblici in Europa e soprattutto della Grecia.

Si guarda comunque con favore all’accordo raggiunto dall’Ue e dall’Fmi per salvare il Portogallo, con un pacchetto di aiuti del valore di 78 miliardi di euro. Sul mercato dei titoli di stato dei paesi periferici, si assiste così a una stabilizzazione degli spread .

Sul fronte valutario l’euro oscilla nervosamente attorno a quota $1,42. Alta l’attenzione degli operatori sul rapporto di cambio euro/dollaro, in quanto i problemi del debito non pesano solo sull’euro, ma anche sul biglietto verde: la preoccupazione è tale che si inizia a parlare di quale valuta farà prima crack tra le due. Intanto, la moneta unica guadagna sul franco svizzero a 1,2590, e sullo yen a 116,03. Contro lo yen cresce anche il dollaro, a 81,69.

Sul fronte delle commodities i futures WTI sul petrolio rimangono sotto quota $100 al barile; tuttavia i futures salgono ora dello 0,28% circa, attestandosi a quota $97,65 l’oncia.

Occhio anche all’oro, che avanza di $4,2 a $1.494,8 l’oncia, mentre l’argento mette a segno un rialzo di 4 cents circa, a $34,17. Guardando al metallo giallo, questo sarebbe giunto a un importante bivio , vista la divergenza di posizioni tra l’investitore miliardario george Soro e il migliore manager di fondi hedge, considerato comunque tale, John Paulson.

Intanto alle 12.30 (le 6.30 ora di New York) il future sull’indice S&P500 sale di 45 punti (+0,35%), a 12.553 punti.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in crescita di 9,25 punti (+0,40%), a 2.343,75 punti.

Il contratto sull’indice Dow Jones sale di 46 punti (+0,35%), a 12.553.