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Borse UE scaldate da PMI stellare, Cina in discesa libera

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Dopo anni di massicce iniezioni di liquidità nel sistema, le nuove regole più restrittive sulle condizioni creditizie hanno un effetto molto negativo sulle Borse cinesi che scambiano in pesante ribasso oggi. La Borsa principale (Shenzen) ha perso il 3% circa a causa del cambio di strategia delle autorità. Il paniere dei tecnologici Chinext ha accusato un rosso del 2,77%, mentre l’indice composito di Shanghai ha ripiegato del 2,2%. Health-care, hi-tech e consumi non ciclici i settori peggiori. L’indice delle blue-chip ha subito il peggior calo dell’ultimo anno e mezzo. Le società quotate cinesi sono sotto pressione da quando il governo ha deciso di imporre una stretta sui prestiti. Girano anche dichiarazioni degli operatori secondo i quali il calo sarebbe dovuto al rafforzamento dei prezzi dei Bond.

Sebbene le Borse europee scambino in rialzo grazie ai dati incoraggianti sugli indici PMI, quella di giovedì è una seduta molto volatile per i mercati, a causa della scarsità di operazioni di trading e volumi in occasione della festa per il giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti (il Thanksgiving). Anche il listino giapponese Nikkei è rimasto chiuso per festività oggi. In agenda, dopo i verbali della Federal Reserve pubblicati ieri da cui è emersa l’intenzione di imporre una stretta monetaria a dicembre, oggi è la volta di quelli dell’ultima riunione di politica monetaria della Bce in cui si è deciso di dimezzare ma allungare di nove mesi il Quantitative Easing. Le ‘minute‘ dovrebbero mostrare una divergenza di opinioni netta in seno al board dell’istituto di Francoforte guidato da Mario Draghi.

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