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Borsa Milano +1,05%. Rimbalzo tecnico, spread sotto 280

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MILANO (WSI) – Borsa Milano chiude non lontano dai massimi della giornata, con le condizioni che si sono fatte piu’ favorevoli dopo i timori sulla situazione politica instabile di Spagna e Italia. Il rimbalzo e’ alimentato da alcune trimestrali positive, come quella di Bp e Munich Re, che hanno battuto le attese degli analisti.

L’indice Ftse Mib avanza oltre +1,05% a 16.712,26 punti, riducendo solo in minima parte le perdite accusate nella seduta nera di ieri, che si era conclusa con un rosso del -4,5%. La volatilitĂ  rimane però particolarmente elevata sui mercati; l’indice Vix è tornato al 14%, praticamente ai valori di inizio anno.

Clima di alta tensione tra gli operatori, in un contesto in cui sono le notizie politiche che continuano a essere attentamente monitorate. In ambito macro, si segnala un’inflazione in frenata in a gennaio, complice l’anemia della domanda interna, in un anno che per l’Italia sarĂ  ancora all’insegna della recessione.

Nel pieno della campagna elettorale, è stato il caos politico in Italia a provocare il forte sell off della vigilia, insieme al timore che le riforme per il risanamento dei conti pubblici avviate da Monti non saranno portate avanti dal nuovo esecutivo. La vicenda Monte Paschi di Siena, poi, contribuisce e non poco a mettere sotto pressione il settore bancario. In Spagna, sempre più in difficoltà il governo del premier Mariano Rajoy.

Tutto il mondo guarda all’Europa e al rischio che l’allentarsi delle tensioni sul mercato dei titoli di stato dei paesi periferici si confermerà soltanto una parentesi.

D’altronde, i fondamentali dell’economia europea rimangono sotto pressione, il sentiment antieuropeo cresce in diversi paesi e secondo l’analisi tecnica, poi, l’azionario e i BTP verserebbero in una condizione di ipercomprato.

Dal fronte economico, sono arrivati i numeri sulle vendite al dettaglio dell’area euro, che a dicembre hanno riportato il trend peggiore da più di 3 anni e mezzo, con -3,4%.

Nel caso italiano, è la stessa Corte dei Conti a ricordare che per il nuovo governo la sfida sarà riuscire a garantire un maggiore equilibrio sul fronte dei conti pubblici, mentre la Confesercenti, proprio a tal proposito, mette in evidenza che nella spesa pubblica ci sono sprechi per almeno 70 miliardi di euro, tanto che il presidente dell’associazione ha inviato una lettera ai leader politici, nella quale si esprime viva preoccupazione per il silenzio che circonda il tema della riduzione della spesa pubblica nel dibattito politico che precede le elezioni.

La Corte dei Conti lancia poi anche un appello contro il fisco eccessivo e sottolinea che una tassazione così forte aumenta le spinte recessive.

Detto questo, anche sulla scia delle forti vendite della vigilia, oggi è rimbalzo tecnico a Piazza Affari. Il miglioramento del sentiment è dovuto anche al calo dello spread, che in mattinata aveva spaventato gli operatori salendo oltre la soglia dei 290 punti, ma che poi ha fatto dietrofront. L’indice azionario europeo di riferimento, lo Stoxx Europe 600 Index, sale fino a +0,5%

Il premier dimissionario Mario Monti ammette comunque di essere preoccupato per la reazione del differenziale dei rendimenti e per un possibile “colpo di coda della crisi”.

BTP – Lo Spread Italia-Germania a 10 anni, che ieri ha testato il record dallo scorso 9 gennaio, oggi cala -1,85% a 279,48 punti base, a fronte di tassi sui BTP a 10 anni -0,86% al 4,45%.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Acquisti su Monte dei Paschi di Siena, che balza anche +4,5%; piĂą deboli alcuni bancari. Tonica Unicredit che tocca punte di oltre il 3%. Tra i titoli positivi, anche Enel, Snam, Eni e Finmeccanica. Note negative Azimut Holding -1,94%, A2A, Stm -1,31%, Telecom e Pop Emilia.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro in rialzo +0,19% a quota $1,3538. Dollaro/yen +0,99% a JPY 93,27.

Quanto alle commodities, i futures sul petrolio +0,67% a $96,81 al barile, mentre quotazioni oro -0,16% a $1.673,80 l’oncia. I rendimenti dei Treasuries a 10 anni sono in rialzo al 2,012%.

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