Società

Bond Usa e mutui: timori mai sopiti, ora rinnovati

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(WSI) – Avvio in calo per le borse europee, con i bancari sotto i riflettori sulle crescenti preoccupazioni per i bond Usa legati ai mutui, che hanno innescato un’ondata di vendite sul finire della seduta di Wall Street.

Fari puntati questa mattina ancora sulle auto dopo che Peugeot Citroen, secondo maggiore gruppo automobilistico europeo, ha registrato nel terzo trimestre vendite in salita di oltre il 10% a EUR12,99 mld dagli EUR11,8mld di un anno fa, battendo le attese degli analisti ferme a EUR12,3 mld.

Ieri i listini del Vecchio Continente si sono indeboliti nel primo pomeriggio, risentendo anche dell’apertura negativa di Wall Street. Sui mercati pesa l’inatteso rialzo dei tassi da parte della Cina, che ha sollevato timori su un possibile rallentamento della crescita globale.

A raffreddare il sentimentdegli operatori hanno contribuito inoltre i deludenti risultati dei colossi tecnologici statunitensi Apple e Ibm. A livello settoriale da sottolineare il pesante calo dei minerari dopo la mossa cinese, che ha fatto scendere i prezzi dei metalli. Tonici, invece, gli industriali, dopo i risultati sopra leattese della svedese Skf. Tengono anche le banche dopo i risultati negli Usa di Bank of America e Goldman Sachs.

PIAZZA AFFARI

Apertura in flessione per Piazza Affari, con l’indice FTSE/MIB in area 21.150 pts. Attenzione rivolta questa mattina a Generali dopo che ieri il Group Ceo Giovanni Perissinotto ha dichiarato che il 2010 si chiuderà per la compagnia assicurativa meglio rispetto al 2009.

Occhi puntati anche su Premafin dopo che ieri sera l’Ad di Fondiaria-Sai ha affermato di vedere un accordo sulla ristrutturazione dei debiti dell’azienda che fa capo alla famiglia Ligresti in tempi stretti.

Da monitorare il settore legato agli elettrodomestici dopo che ieri, Andrea Sasso, presidente di Confindustria Ceced Italia, l’associazione che raccoglie le aziende produttrici di apparecchi domestici e professionali tra cui figurano le quotate Indesit, De’ Longhi, Sabaf ed Elica, di cui Sasso è AD, ha dichiarato che il mercato italiano degli elettrodomestici conferma a fine estate i segnali positivi emersi nei primi mesi dell’anno e si avvia a chiudere il 2010 rispecchiando questa tendenza, favorita anche dagli incentivi governativi al settore.

Infine, partenza sprint per Risanamento dopo che da stampa venerdì potrebbe esserci il via libera alla cessione dell’area Falck di Sesto San Giovanni da Risanamento alla cordata guidata dal gruppo Bizzi che pagherà EUR450,0 mln.

ALTRI TITOLI

Fiat (EUR11,64): nuovo programma di cassa integrazione per lo stabilimento Fiat Automobiles di Melfi, dove lavorano circa 5.000 persone nella produzione del modello Fiat Punto. L’impianto si fermerà dal 15 al 21 novembre e il 25, 26, 29 e 30 novembre.

Eni (EUR16,15): in joint venture con Sonangol, ha annunciato in una nota una nuova scoperta di petrolio in Angola con il pozzo Mpungi-1.MolMed (EUR0,445): ha in programma di ampliarela sperimentazione clinica del farmaco TK in Europa e Usa entro fine anno e intende avviare la sperimentazione di Fase II di una delle indicazioni del farmaco NGR-hTNF.

OBBLIGAZIONARIO

Partenza in rialzo per l’obbligazionario europeo. Il Tesoro italiano ha raccolto ieri gli ordinativi per il collocamento sindacato del nuovo Ccteu 2017.

Gli ultimi dettagli ottenuti da Reuters davano ordini per 5,5 mld e rendimento a 83 bp sopra l’Euribor a 6 mesi, dopo una prima indicazione di 83-87 bp, poi rivista a 83-85 bp. In mattina sono attese le comunicazioni su size finale e pricing dell’operazione.

CAMBI E COMMODITIES

Sul mercato dei cambi, il dollaro questa mattina ha rotto momentaneamente la soglia di 1,37 favorito dalla mossa a sorpresa arrivata dalla Cina, dove la Banca Centrale del Paese ha deciso di alzare i tassi di interesse dello 0,25% al 2,5%, ricorrendo ad una misura di politica monetaria restrittiva per la prima volta dalla fine del 2007.

L’annuncio relativo al costo del denaro in Cina ha favorito un immediato apprezzamento del biglietto verde nei confronti delle principali valute e in particolare dell’euro che a sua volta è stato penalizzato ieri anche dal calo dell’indice Zew in Germania, per quanto lo stesso si sia rivelato migliore delle attese, ma in netto peggioramento rispetto alla lettura precedente.

A rafforzare il biglietto verde hanno inoltre contribuito le dichiarazioni del Segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner, che ha affermato che gli Stati Uniti non svaluteranno la loro moneta per ottenere dei vantaggi competitivi.

Intorno alle 09:00 l’Eur/Usd scambia a 1,3790, mentre lo yen quota a 112,10 sull’euro e a 81,25 sul dollaro. Sul fronte delle commodities, il greggio è in lieve ripresa sulle piazze asiatiche dopo il calo visto ieri, il maggiore da febbraio, dettato dal rialzo dei tassi da parte della Cina.

Dopo aver perso ieri circa il 4% scendendo a ridosso dei USD 79,0 al barile per la prima volta in un mese, il petrolio scambia attualmente in area USD80,0. In recupero anche l’oro, tornato in zona USD 1.340 per oncia dopo i minimi di ieri a USD 1.328,30.

MACROECONOMIA

In Cina, ieri la banca centrale ha alzato il costo del denaro di un quarto di punto con efficacia a partire da oggi, una mossa che non avveniva dal dicembre 2007 e che riflette il timore delle autorità per il rialzo dei prezzi di molti assets e per un’inflazione che non scende.

L’istituto centrale ha aumentato di 25 bp il tasso benchmark a un anno, portando l’interesse sui depositi al 2,5% e quello sui prestiti al 5,56%. Dopo la decisione l’indice del dollaro si è rafforzato e le borse hanno azzerato i guadagni in Europa mentre il greggio è sceso.

La giornata odierna non presenta dati macro significativi. In Italia focus su fatturato e ordinativi industriali in agosto (-2,7% su mese, +8,9% su anno e-3% su mese, +0,7% su anno rispettivamente in luglio).

In Germania, i prezzi alla produzione hanno segnato in settembre un rialzo leggermente superiore alle attese salendo a livello congiunturale dello 0,3% a fronte di stime per un +0,2%, mentre a livello tendenziale il rialzo è stato del 3,9%contro attese 3,8%.

A Vienna il FMI lancia il Regional Economic Outlook di ottobre 2010 per l’Europa. Il rapporto, partendo dai dati e dalle stime recentemente pubblicate dal Fondo nel suo World Economic Outlook, approfondisce l’analisi sulla situazione economica dell’Area europea.

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