Economia

Bolla del credito in Cina, guru: “presto scoppierà l’inferno”

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Pericolo Cina, mercati sempre più terrorizzati. La bolla del credito ha raggiunto dimensioni epocali, e l’ultimo guru a lanciare l’allarme è Kyle Bass, fondatore di Hayman Capital Management. Bass fa notare, in particolare, come il boom di alcuni prodotti finanziari cinesi sia l’ennesimo segnale dell’imminente crisi del credito nel paese.

Intervistato da Bloomberg TV, in occasione della conferenza globale organizzata dal Milken Institute che si tiene ogni anno, Bass ha affermato che “ci sono alcuni asset di lungo termine che non stanno performando molto bene”, e ha aggiunto che: “non appena le passività inizieranno a presentare problemi, scoppierà tutto l’inferno“.

Il riferimento è ai “wealth management product”, o WMP, prodotti finanziari non garantiti che vengono venduti in Cina dalle banche e da altre istituzioni finanziarie. Si tratta di norma di asset che offrono rendimenti elevati e che sono caratterizzati, in determinati casi, da ritorni garantiti.

L’alert, su questi prodotti, non è affatto nuovo, se si considera che già nel 2014 diversi esperti avevano fatto notare come tali prodotti stessero assistendo a una crescita irrefrenabile e sospetta, presi d’assalto tra l’altro anche dagli investitori retail, attratti dai tassi ben superiori rispetto al conti correnti delle banche.

Negli ultimi anni, ha continuato Bass, il valore di questi WMP è balzato a $4 trilioni in un contesto in cui cresce la preoccupazione per le banche cinesi zavorrate dal debito.