Economia

Banche, big sotto inchiesta in Germania per evasione

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I dipendenti di grandi banche quali  diverse società di brokeraggio, società contabili e studi legali, tutti coinvolti in un grosso caso di evasione fiscale in Germania, costato ai contribuenti tedeschi diversi miliardi di euro

Il tutto ruota attorno a delle transazioni finanziarie, in gergo chiamate cum-ex (dal latino con-senza), titoli azionari che prevedono una quota dividendi il cui pagamento svanisce nel nulla. Una pratica costata ai contribuenti tedeschi più di 10 miliardi di euro. Come funziona? Il titolare di questi titoli riesce ad evadere non pagando l’imposta sul reddito, o meglio prima la paga, poi dichiara perdite allatto della vendita dei titoli azionarie e poi le detrae dalle tasse dovute. Come spiega il sito Formiche.net:

“In prima battuta paga l’importo dovuto al fisco, successivamente può però dichiarare perdite all’atto della vendita dei titoli azionari e detrarle dalle tasse dovute.  Per l’azionista straniero, invece, questa scappatoia non c’è. E così le banche si sono inventate un altro stratagemma. Poco prima della distribuzione dei dividenti  prendono temporaneamente in carica questi titoli. Successivamente all’accredito dei dividendi, questi tornano al legittimo proprietario e poi azionista e banca si dividono l’importo incassato.

Da qui l’inchiesta dei pubblici ministeri che ha messo nel mirino dipendenti di grandi banche d’affari. Nomi illustri come Goldman Sachs, Barclays, Bank of America, Macquarie, BNP Paribas. presto i dipendenti coinvolti saranno incriminati, secondo fonti vicine al dossier. Dal canto loro gli istituti rispondono diversamente.

Deutsche Bank  afferma di non aver partecipato alle compravendite successivo, ma di essere comunque coinvolta in qualche accordo e che sta collaborando con le autorità. Goldman Sachs afferma invece di non essere a conoscenza di nessuna indagine a suo carico. Gli altri hanno preferito trincerarsi dietro un no comment.