Daniele Chicca pagina 643
Le regioni e gli enti locali non sono ancora autonomi finanziariamente. Il processo che doveva essere di progressiva indipendenza si è infatti arenato e ancora non c’è “una struttura stabile e regole certe” tra i diversi “livelli di governo”. L’avvertimento è della Corte dei Conti e arriva in una audizione davanti alla commissione parlamentare sul federalismo
Multinazionale chimica tedesca presenta offerta d’acquisto alla rivale americana. Nascerebbe gigante dal fatturato annuo combinato superiore ai 67 miliardi di dollari
Diventerebbe pubblica, indipendente e trasparente. Ma l’assetto dipende da quale moneta circola in Italia. Movimento di Grillo è favorevole a referendum sulla questione.
L’associazione che rappresenta il settore edilizio italiano non è per niente contenta degli ordini impartiti dalle autoritĂ europee al nostro paese in termini di tassazione delle casse. “Qualcuno ha informato la Commissione europea che dal 2012, in Italia, è stata triplicata la tassazione patrimoniale sugli immobili? Forse no, visto che continua a chiedere al nostro
Giugno si preannuncia un mese molto caldo e pieno di incertezze per i mercati, in particolare in Europa. Oltre al referendum sulla Brexit e alle nuove elezioni generali in Spagna, le seconde nel giro di sette mesi, è stato fissato un altro evento potenzialmente choc per il futuro dell’Eurozona. I giudici della Corte costituzionale tedesca
“Cosa rende un 30enne fiducioso nel suo paese? Nulla”: l’analisi spietata di Ian Bremmer, presidente Eurasia. Politica in Europa peggiorata di molto dopo crisi del debito.
Argomentazione suffragata dai fatti. Dal 2014 i rapporti tra Europa e il suo piĂą potente “vicino di casa”, la Russia, si sono deteriorati in modo drastico.
Citando i rischi di incertezza politica, la commissione si è trattenuta dall’imporre quella che sarebbe stata la prima sanzione contro uno stato membro per il deficit.
In area euro l’attivitĂ economica riuscirĂ a tenere, ma solo se si confermeranno fattori positivi come bassi prezzi dell’energia, tassi bassi e debolezza dell’euro.
Gli ultimi dati aggiornati confermano come l’area euro sia finita in una fase di deflazione profonda ad aprile. L’indice dell’inflazione dell’Eurozona ha infatti accusato una flessione tendenziale dello 0,2% e una variazione mensile nulla, in linea con quanto indicato nella lettura preliminare.