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Arabia Saudita: donne potranno guidare. Mercato scettico sulle riforme

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Svolta storica in Arabia Saudita dove il sovrano in carica, Re Salman bin Abdulaziz Al Saud, ha emanato un decreto che permetterà alle donne di guidare, abolendo un divieto che era diventato il simbolo della repressione e delle restrizioni che le donne subiscono nel Paese sunnita di corrente wahabita. L’annuncio del decreto, fatto in televisione dal ministro degli Esteri, diventerà effettivo nel giugno del 2018.

L’impatto per l’industria automobilistica e per il settore dei consumi sarà enorme. Il divieto non era codificato in una legge: era stato introdotto in maniera “informale” attraverso una fatwa del Gran Mufti, l’autorità religiosa wahabita più anziana e influente in Arabia Saudita, durante la guerra del Golfo, nel 1990, ed era poi diventato di fatto politica ufficiale del governo dello Stato ricco di petrolio,

In Arabia Saudita la condizione della donne è sottoposta a numerose restrizioni, tra cui quella di avere un tutore legale. Da quando re Salman è salito al trono nel gennaio del 2015 ci sono state delle aperture sul fronte dei diritti delle donne di cui quella odierna appare come la più eclatante. E il nuovo corso ha promesso riforme per rinnovare e modernizzare il paese, bigotto dal punto di vista religioso.

“Questo è solo l’ultimo esempio di come il programma di riforme intrapreso dal paese sia concreto e credibile ” ha detto in un’intervista a Bloomberg Hasnain Malik, capo strategist di Exotix Capital, che sottolinea come il mercato azionario saudita viaggi a livelli decisamente a sconto, segno che l’apertura della Arabia Saudita è vista in modo scettico dal mercato. “La differenza tra ora e qualche decennio fa è che esiste una struttura politica  in grado di prendere queste decisioni difficili” sottolinea l’analista

Quella sulla rimozione del divieto di guida per le donne non è una misura isolata, ma fa parte di quell’ammodernamento della società saudita perseguito nel Vision 2030, il complesso piano di riforme voluto al Re Salman e svelato nella primavera dello scorso anno. L’obiettivo principale è sganciare l’economia saudita dal petrolio, preparandola così ad una nuova fase storica in cui la materia prima non sarà più così essenziale per il fabbisogno energetico mondiale.

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