ROMA (WSI) – Alla fine il fondo Cerberus lo ammette. Ha interesse per Alitalia anche se la compagnia nazionale battente bandiera italiana dovrà rimanere intatta, solo maggiormente competitiva e soprattutto indipendente.
A dirlo Jason Ghassemi, chief communications officer Cerberus al Sole 24 ore.
“Cerberus conferma il suo interesse per Alitalia. Il nostro obiettivo è avere un ruolo positivo e costruttivo, in collaborazione con il governo italiano, i sindacati dei lavoratori e altri ‘constituents’, nel creare e realizzare una soluzione di lungo termine che mantenga Alitalia intatta, più competitiva e soprattutto indipendente: Alitalia deve restare una compagnia aerea nazionale italiana. Il fondo punta ad avere il controllo della compagnia, non partecipazioni di minoranza”.
Il fondo statunitense, prima interessato poi in stand-by e ora nuovamente in pole position, però non ha ancora presentato un’offerta vincolante, ma a differenze degli altri competitors – Lufthansa ed Easyjet – che hanno offerto di comprare solo il lotto Aviation – ha nel mirino tutta la compagnia.
E i commissari straordinari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari si sono definiti non soddisfatti infatti delle offerte finora arrivate proprio perché riguardavano singoli asset. Ora l’entrata in gioco di Cerberus cambia le carte in tavola. I commissari hanno ottenuto dal governo Gentiloni più tempo – il termine del negoziato per ottenere miglioramenti è slittato al 30 aprile 2018 – ed hanno più risorse – altri 300 milioni che fanno lievitare a 900 milioni il prestito ponte – da restituire entro il 30 settembre 2018.
Intanto Alitalia, come riferiscono fonti sindacali dopo l’incontro con i commissari della compagnia, ha ancora in cassa 850 milioni dei circa 900 concessi in prestito dal Tesoro e chiuderà il secondo semestre con un sostanziale pareggio dell’ebitda.