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Agenti europei di Generali: via ad aumento di capitale contro “aggressioni”

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Mentre da New York l’ad di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ammette che per l’affare Generali “non c’erano i presupposti”, gli agenti europei del Leone chiedono un rafforzamento del gruppo per proteggersi di fronte a nuove possibili “aggressioni”. A Piazza Affari, le quotazioni di Generali sono in rialzo +1,5% circa, a quota 13,93 euro.

E’ quanto si legge in un lettera firmata giovedì durante la riunione del Coordinamento Europeo degli Agenti di Generali a Monaco di Baviera. Gli agenti firmatari fanno parte delle reti italiana, francese e tedesca, assieme contribuiscono al 70% del fatturato di Generali, con più di 20mila agenti complessivi. Nella missiva si legge:

“Non nascondiamo la preoccupazione verso l’attuale capitalizzazione di mercato di Generali che potrebbe correre il rischio di nuove aggressioni e, per questo motivo, pensiamo che tutti gli stakeholders, agenti e particolarmente gli azionisti, dovrebbero ragionare su come rafforzare, per il futuro, la ‘nostra’ compagnia”. Come? “Soprattutto attraverso un aumento di capitale che permetterebbe di liberare delle risorse finalizzate a nuovi investimenti per rinforzare la storica Generali”, precisa Vincenzo Cirasola, del Coordinamento Europeo degli Agenti Generali.

L’appello recapitato all’ad del Leone Philippe Donnet e al presidente Gabriele Galateri di Genola sollecita i vertici alla “salvaguardia dell’indipendenza del gruppo e del business, di intervenire rivolgendo un invito agli azionisti a investire di più in Generali per rafforzare il Leone”, perché pur “festeggiata la vittoria raggiunta in Italia” con “i cugini d’Europa” i “timori di altre possibili ‘aggressioni’ non sono da mettere in secondo piano”, spiega il comunicato.